Una volta Riccardo non finiva mai un rapporto d’amore. Si trovava bene lì dentro, tra viaggi interstellari e sesso pirata, amori burrascosi e scommesse con gli amici.
Ci voleva molto tempo per acquisire complicità con la donna che si portava a letto;
all’inizio era come un uccello impazzito, la lingua della sua partner risultava aliena per il suo pisello;
presto, però Riccardo si adattava e si sentiva bene in quell’umido anfratto, o provava un intenso piacere, nell’immergersi in tante vagine, nell’accompagnarsi a tante nobili e dolci sgualdrine; e non voleva più lasciarle andare via, non voleva abbandonare quel nido di pelle, morbido, accogliente, per un banalissimo orgasmo che avrebbe interrotto quell’avventura.
Raggiungere l’apice del piacere per lui, significava seppellire l’opportunità di godere per sempre.
Certo, c’erano altre donne disponibili; ma perché perdere quella, visto che si era trovato bene, anzi si era affezionato al suo odore?
Per questo motivo Riccardo aveva cominciato decine di relazioni con donne diverse, ma non aveva mai raggiunto il culmine della libido nemmeno con la metà di esse.
Le corteggiava ogni giorno donandogli dozzine di rose rosse, poesie e si calava nel loro peculiare umore femminile…
Le baciava dolcemente e le penetrava lentamente, molto lentamente, fino a farle giungere ad un orgasmo quasi delirante e struggente, ma senza arrivare anch’egli.
Non poteva, perché se arrivava, si appressava la fine della storia con la compagna del momento; quindi tirava fuori il suo membro e se lo rimetteva nei pantaloni, come ad autocastrarsi e ripeteva lo stesso comportamento con tutte.
Succedeva così una volta; ora Riccardo è cambiato.
Perché dopo anni di amori interrotti sul più bello, si era reso conto di una semplice verità: Le donne non finiscono mai. Finiscono le storie, così come finiscono i libri quando termini di leggerli…
Ma quando si è imparato a conoscere profondamente la propria compagna, possiamo continuare ad amarla, a raccontarla. E cominciare un altro amplesso sempre con la stessa persona o con altre 100, oppure recitando di essere un’altra persona noi stessi con tutte, diventando sempre i protagonisti delle nostre storie.
Da quando Riccardo ha compreso questa semplice verità, fa l’opposto di quello che faceva prima: scopa una femmina in gran fretta, per vedere in quanto tempo viene, e dopo si reimmerge lentamente in fondo a quella vicenda sessuale, stringendo più calorosamente quel corpo febbricitante e continua la sua vicenda amorosa…
Come un lettore che ha terminato di leggere un bel racconto e continua a scriverlo per conto suo.
Ora la sua vita è piena di slanci e amori infiniti.