“Sono una cicciona di 41 anni che avrebbe il piacere di raccontarti la sua piccola storia, non tanto per spirito di protagonismo, ma per ricordati quanto è stato grave il tuo narcisismo legato al tuo corpo scultoreo su FB, per gente come me.
Ora, leggendo il tuo blog ho capito chi sei realmente. Sei grassa dentro. Sei tu quel Mostro che mi divora l’ anima. Sei tu il mio nemico, Angela.
Ma non ti nego che un pochino d’invidia mi porta a parlarti in questo modo, legata a quel macigno di complessi che convive con me da anni, perché sono obesa.
L’obesità, mia cara Bulimica del cazzo, non fa parte dei disturbi del comportamento alimentare?
Come mai non ne hai ancora parlato, dottoressa?
Si incontra per strada una ragazza anoressica e ci si chiede che perche’possa soffrire così.
Al contrario si incontra una grassona come me e si tende a giudicarla come una vacca grassa incapace di smettere di mangiare.
Tanto non è difficile, basta tenere chiusa la bocca, vero stronza?
Oppure basta vomitare tutto nel cesso, giusto Arianna?
Scommetto che hai dato il nome di Arianna al tuo disturbo pensando ad una mucca…
È così Santarosa?
Certo, noi obesi siamo solo mucche, vitelli e buoi che mangiano e cacano, non possiamo essere gazzelle come te, Miss ‘gambe chilometriche’!
Noi facciamo solo ridere.
L’ obesità è un mostro che ti divora il fisico e il cervello…a te lo ha divorato l’ alcool, mignotta.
Ma tu credo possa comprendere, perché il cibo per te è esattamente ciò che è per me: un nemico.
Ma a me vomitare fa paura, mi fa schifo, e poi sono talmente grassa che se volessi farlo, dovrebbero accompagnarmi al cesso in due.
Dovrebbero sorreggere le montagne di rotoli di lardo che ho sulla pancia, per farmi centrare il WC.
Stai ridendo? Ridi pure che ti Strozzi prima e senza cappio.
Quindi per me vomitare è impossibile, altrimenti ti chiederei dei consigli. Perché i tuoi scritti sono utili solo per insegnare a vomitare…
E sono un ottimo rimedio contro la stipsi.
Io è da quando ero alle elementari che lotto con il mio peso. Sai?
Eppure mia madre mi ha partorito alla 32′ settimana di gestazione.
Quindi il suo unico interesse, dopo la lunga degenza in terapia intensiva per neonati pre- termine, era quello di farmi ingrassare.
E così mi ingozzava con amore, fino a farmi scoppiare!
Mi giunge notizia che a te chiudessero la dispensa a chiave…
Ihihihihih, quanto mi fa piacere la cosa!
Ma almeno ti hanno preservato nell’ ambito lavorativo, perché è ovvio che per campare vendi il tuo corpicino…
Altrimenti non si spiegherebbero i tuoi continui spostamenti per l’ Italia.
Altro che pubbliche relazioni politiche, tu fai la puttana per mestiere.
Io invece no. Io posso dare altro. Io ho un cervello e un animo nobile.
Perché soltanto a chi è brutto viene concesso il lusso dell’ intelletto.
Io a 6 anni ero già cicciottella e scrivevo gia’ poesie, poi il mio peso è cresciuto a dismisura, fino a raggiungere quello attuale di 180 kg per 175 cm e mi hanno assunto come editor in un famoso giornale…
Ma scommetto che a te nemmeno importa saperlo, perché tu sei gia’ una poetessa… Ahahahah…
Almeno sono più alta di te, mia ‘poetessa-cazzella’ nana!
Sei invidiosa? Certo che lo sei… altrimenti non indosseresti i trampoli anche quando ti ‘strafochi’ sulla tazza!
Ma non ti fai schifo?
Cordiali saluti e mi auguro davvero che un giorno ci resti secca, mentre vomiti. Perché è evidente che lo fai ancora.”
Roberta
Quando ho letto questa e- mail, in un primo momento ho preso a pugni il PC e ho pensato di denunciarla alla polizia postale, perché è una mail molto grave e offensiva…
Ma poi ho capito dove avevo sbagliato. Roberta mi ha fatto notare con parole dure, quanto è grave il disagio psicologico delle persone affette da Obesità.
Vi sembrerà strano, ma ho provato tenerezza e compassione e grande riconoscenza, perché è riuscita a capire quali sono le dinamiche interiori che innescano le abbuffate di Arianna.
Quindi, non dovevo trascurare di raccontarvi che la mia Arianna è obesa e che l’obesità è uno dei più gravi problemi che affligge la società, perché ha un altissimo indice di mortalità.
Dovevo metterla in primo piano e rimedierò all’errore, ma nel frattempo…
Chiedo scusa a Roberta e a voi tutti.