Quando io ti sento parlarmi dentro
come Amor io, a me instilli
l’accesso al mio desio, mentre il presente sfavilla
tal che mi infiamma le membra.
Trovo bella la donna mia in te, anche quando sono spettinata,
ovunque mi piace ciò che sono, mentre mi guardano i tuoi occhi,
pur la mia veste smilza mi piace e mi avvolge sovente.
I tuoi capelli e l’aura che emanano le tue labbra quando mi baci,
conversa con la mia lingua che dentro te risiede
e di mostrartelo tu ne hai il palese ardire.
Né così bene io fui mai,
né altrettanto male mi accorsi di fare,
né dopo il sorriso e le lacrime, e l’impassibilità del mio dolore
mi amai così che tu fai.
Oh, vidi amor che il ciel moriva mentre volgevo a terra,
soave sì, che ogni altra vista
da indi in qua mi parve morta.
Ma il soverchio piacere che s’attraversa
alle mie mani giunge, giunge alle mie labbra mi siede in faccia
e di mostrarlo a te non teme.